Il cervello colora i ricordi

A tutti piace credere che i propri ricordi siano nitidi e precisi, ma non è così: quelle immagini della nostra infanzia che crediamo di ricordare come fosse ieri, in realtà, sono ricolorate da esperienze presenti e sono tutt'altro che veritiere istantanee del passato. Il cervello riscrive il nostro passato arricchendolo di dettagli venuti dal presente. In altri termini i ricordi sono tutt'altro che precisi, sono 'ricolorati' dal presente, rimescolati con le esperienze presenti. È quanto emerso da uno studio su un gruppo di volontari diretto da Donna Jo Bridge della Northwestern University e pubblicato sul Journal of Neuroscience.
Per vedere i trucchi della memoria gli esperti hanno chiesto al gruppo di volontari di ricordare in quali scenari fossero posizionati degli oggetti. Poi hanno mostrato loro luoghi simili e chiesto di riposizionare gli oggetti. Infine nella terza fase della prova i volontari dovevano riposizionare nuovamente gli oggetti: ebbene, tendevano a localizzarli un po' nel luogo originario di appartenenza, un po' nei luoghi simili appena osservati, mixando insomma i due ricordi.
La memoria, nella fattispecie l'ippocampo che ha la funzione di organizzare i ricordi, si comporta come un montatore di film, sovrapponendo scene del passato e del presente.
Una delle funzioni più importanti della memoria e del bagaglio di ricordi che ci portiamo dietro è quella di orientarci nel presente, di non farci commettere errori già commessi in passato, insomma di aiutarci a vivere il presente forti delle esperienze passate. Ed è per questo che i ricordi sono continuamente aggiornati dal cervello, mescolati con esperienze appena vissute.

Fonte: riportato integralmente da Corriere Ticino

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François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)